Iris. Fiori di cenere di Maurizio Temporin
"Supererò le barriere della morte se sarà necessario."
Ha 17 anni, frequenta la scuola e pochi amici scelti. Una ragazza come tante, almeno in apparenza. Una fiaschetta l'accompagna: non è alcol ma caffè, perché la stranezza più grande di Thara è che non riesce a tenersi sveglia per tutto l'arco della giornata e si sente in forza soltanto all'alba e al crepuscolo. La sua vita si dipana tra le rivalità scolastiche e la voragine comunicativa con la madre. Finché un giorno, cercando di rubare dal giardino di una villetta misteriosa un iris, cade in un sonno profondo e si risveglia in una realtà di cenere. Da quel momento Thara scopre cosa vuole dire essere una Crepuscolare, figlia di terrestre e di un Nocturno. Una nuova eroina, un nuovo incredibile mondo parallelo. Non un fantasy, ma un' incursione nei mondi possibili.
Avevo letto commenti molto positivi su questa serie, perciò le mie aspettative erano abbastanza alte ed ero parecchio curiosa.
La mi curiosità e le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte. La storia è insolita e accattivante, accurata nei dettagli e nel far percepire le sensazioni che vuole trasmettere. Grazie anche all'uso di alcune frasi ricercate e particolari, il romanzo risulta ancora più suggestivo e affascinante.
La mi curiosità e le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte. La storia è insolita e accattivante, accurata nei dettagli e nel far percepire le sensazioni che vuole trasmettere. Grazie anche all'uso di alcune frasi ricercate e particolari, il romanzo risulta ancora più suggestivo e affascinante.
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