Iris. I risvegli ametista di Maurizio Temporin
"Se Ludkar mi aveva terrorizzato con la sua follia animalesca, se Aracmill era stata capace di agghiacciarmi con la sua schizofrenica lucidità, Otto Von Lanz teneva ancora segreti i suoi modi per devastare la mia anima."
Il viaggio di Thara non è ancora finito. Alla ricerca del suo amore e del suo amico rapito, in un succedersi di colpi di scena si trova di fronte a verità difficili da comprendere, in uno scenario apocalittico che come un prisma rimanda a infinite soluzioni. Fino a un epilogo sorprendente, che lascia a lungo il sapore del mistero. Il finale della trilogia Iris.
Nonostante vengano introdotti nuovi elementi sempre più interessanti, purtroppo io ho sentito parecchio la mancanza di Nate e dei momenti tra lui e Thara per gran parte del romanzo. Ho proprio percepito la carenza di scene romantiche un po' più intense. D'altra parte capisco che è logico ed inevitabile che sia così, per lo svolgimento della vicenda, quindi comunque meglio in questo modo piuttosto che forzare le cose.
Christine e Leo sono piacevolissimi, ma anche loro ci sono troppo poco, avrei voluto leggere di più di loro insieme.
Comunque una delle cose migliori di questa serie è che non riuscivo ad aspettarmi niente perchè niente è mai scontato ed è stato tutto incredibilmente sorprendente.
La parte finale è particolare, non convenzionale e molto soddisfacente, come lo è stata tutta la trilogia in generale.
Trilogia Iris:
1. Fiori di cenere
2. I sogni dei morti
3. I risvegli ametista
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