giovedì 16 febbraio 2012

Il club dei suicidi - Albert Borris



Owen è un ragazzo a cui piace mantenere le distanze, non abituato al contatto fisico e che non parla molto.
Jin-Ae è una ragazza lesbica, intelligente e a cui piace la sofferenza.
Audrey è ossessionata dai Nirvana e Frank adora il football e lo sport in generale, ma è negato.
Questi quattro ragazzi si conoscono grazie al web perché tutti loro hanno tentato (anche più volte) di suicidarsi. Così decidono di fare un viaggio ed andare a visitare alcune tombe di suicidi famosi, inoltre decidono anche che alla fine del viaggio dovranno suicidarsi tutti insieme. Questo aggiunge inevitabilmente molta curiosità di vedere come andrà a finire.
È un libro un po’ particolare e per me è stato davvero un piacere leggerlo, perché sono sempre in cerca di libri diversi dai soliti fantasy e urban fantasy che leggo sempre, che amo molto, ma proprio per questo ho bisogno di variare un po’ ogni tanto.
Sicuramente tratta di argomenti non facili, non leggeri e non allegri, però non è affatto pesante, ci sono sì cose tristi, toccanti e molto emozionanti, ma ci sono emozioni di ogni tipo, è piacevolissimo e scorrevolissimo, si legge in fretta.
Più che altro è un bellissimo libro on the road, una storia di ragazzi che durante il viaggio vivono diverse piccole, strane, speciali avventure e grazie a tutto ciò, a questa esperienza comune, durante la quale scopriranno diverse cose su loro stessi e sugli altri, si uniranno sempre di più.
Mi è piaciuto veramente tanto e sinceramente non pensavo che mi sarebbe piaciuto così. Mi ha colpito molto.

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