Hybrid. Quel che resta di me di Kat Zhang
Immaginate di avere due menti che condividono un unico corpo. Tu e il tuo alter ego siete più vicini di due gemelli, più che amici. Vi conoscete da sempre.
Poi immaginate che le persone come voi siano odiate e temute. Il governo vuole darvi la caccia e strappare via la vostra seconda anima, separandovi dalla persona che amate di più al mondo.
Ora incontrate Eva e Addie.
Loro non hanno bisogno di immaginare.
In un futuro distopico, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l'anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un'aberrazione da correggere.
Eva e Addie hanno iniziato la loro vita come tutti gli altri - due anime in un solo corpo, che prendono a turno il controllo dei loro movimenti, mentre imparano a camminare, a cantare, a ballare. Ma mentre loro crescevano, così hanno fatto i sussurri preoccupati. Perché non si stanno stabilendo? Perché una di loro non sta scomparendo? I medici hanno fatto dei test, i vicini le evitano e i loro genitori pregano per avere più tempo. Alla fine Addie viene dichiarata sana ed Eva scomparsa. Ma in realtà non lo è. . .
Infatti in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima ancora attiva. È proprio Eva la voce narrante che ci fa vivere le emozioni dal suo punto di vista. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l'altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l'una dell'altra.