Schegge di me di Tahereh Mafi
Juliette non ha toccato nessuno in esattamente 264 giorni.
L'ultima volta che l' ha fatto, è stato un incidente, ma è stata rinchiusa per omicidio.
264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione.
Nessuno sa perché il tocco di Juliette è fatale, ma l' organizzazione ha dei piani per lei. Prevede di utilizzarla come arma. Forse Juliette è più di un anima torturata dentro ad un corpo velenoso. Forse è esattamente ciò di cui hanno bisogno in questo momento.
Finché non fa del male a nessuno, a nessuno importa davvero. Il mondo è troppo occupato a cadere a pezzi per prestare attenzione ad una ragazza di diciassette anni. Malattie stanno distruggendo la popolazione, il cibo è difficile da trovare, gli uccelli non volano più, e le nuvole sono del colore sbagliato.
Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.
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